Gli incentivi economici del PNRR: come sfruttare questa pioggia di fondi per la tua azienda

Gli incentivi economici del PNRR: come sfruttare questa pioggia di fondi per la tua azienda Una valanga di denari in arrivo dall’UE fino al 2027 per finanziare la connettività e l’innovazione tecnologica delle aziende italiane. Ecco come avere la TUA parte.

Una valanga di denari in arrivo dall’UE fino al 2027 per finanziare la connettività e l’innovazione tecnologica delle aziende italiane. Ecco come avere la TUA parte.

Qualcuno l’ha definito “Il nuovo Piano Marshall” per il rilancio economico dell’Europa, messa in ginocchio dalla crisi pandemica. Un rilancio che passa anche attraverso il sostegno alle imprese.

Si tratta del Next Generation EU, un programma massiccio di investimenti deciso dalla Commissione Europea e che in Italia prende il nome di PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).

Il PNRR stabilisce in che modo saranno investiti in Italia, da qui fino al 2027, gli aiuti economici stanziati dall’Europa…

Per quel che ci riguarda, gli obiettivi del PNRR sono sostanzialmente tre:

  1. migliorare la digitalizzazione del Paese;
  2. rendere più competitive le filiere industriali italiane;
  3. favorire l’avanzamento tecnologico e l’internazionalizzazione delle imprese.

Le aree di intervento del PNRR sono suddivise in 6 “missioni”, ma quella che riguarda da vicino il tema della connettività per le imprese è proprio la Missione 1: “Digitalizzazione, innovazione, competitività , cultura e turismo.”

In poche parole…

Il PNRR prevede una pioggia di denaro per le imprese che vogliono digitalizzarsi e migliorare la propria connettività

Sul piatto ci sono infatti ben 6,31 miliardi di euro destinati DIRETTAMENTE alle reti ultraveloci, nello specifico:

  • fibra ottica
  • fisso wireless
  • rete 5G

…per arrivare a dare 1 Gigabit/s di velocità A TUTTI: famiglie, scuole e imprese. Idealmente, entro il 2026.

Tra poco ti spiego come mettere le mani sulla TUA FETTA di questo bel gruzzolo, ma per capire la ratio di questo incentivo devi capire che ruota sull’adozione, da parte delle imprese, delle migliori soluzioni tecnologiche disponibili per portare la connettività a 1 Gbps…

Quindi si parla di fibra ottica completa FTTH per la rete fissa e di FWA (fisso-wireless) per la connettività via mobile.

(Se vuoi scoprire quale tecnologia puoi avere vai a leggere questo articolo su come verificare la copertura della rete fissa nella tua zona.)

Detto in altri termini…

La connessione di tipo FTTC (con fibra fino all’armadio in strada e poi cavo di rame fin dentro l’azienda) è destinata a scomparire

La Missione 1 del PNRR vuole sostenere la transizione digitale del nostro Paese, modernizzando sia la pubblica amministrazione, sia le reti di comunicazione e del sistema produttivo.

Al momento, la FTTC è la principale tecnologia di banda ultra larga in Italia, ma non è considerata sufficiente per gli obiettivi del Next Generation EU – né per reggere la competizione internazionale. 

Voglio essere chiaro: la FTTC non è da considerare Banda Ultralarga, ok?

Se diamo un’occhiata alla diffusione della banda ultralarga in Italia, come prevista dal Ministero dello Sviluppo Economico, vediamo che il territorio è diviso in aree bianche, nere e grigie. In cosa consiste la differenza?

  • Le aree bianche sono quelle in cui nessun operatore prevede di investire in connettività a banda ultralarga. Sarà per forza necessario l’intervento economico dello Stato per cablare queste zone.
  • Poi abbiamo le aree nere, dove almeno due operatori si impegnano a erogare connettività a banda ultralarga – ciascuno con una SUA rete indipendente. 
  • Infine, nelle aree grigie ricadono le zone nelle quali un solo operatore fornisce (o fornirà) servizi di connettività FTTH o FWA.

Il PNRR è pensato per portare la banda ultralarga nelle aree bianche, potenziare la connettività delle aree nere e dare un bel “boost” anche a quelle grigie.

Infatti, proprio nelle aree grigie (in genere collocate ai bordi delle città), si concentra la maggior parte dei distretti industriali e artigianali. Sono zone molto dense di imprese e attività produttive. 

Come dicevo, la Missione 1 del PNRR assegna ben 6,31 miliardi di euro alle connessioni ultraveloci, ma in realtà ci sono altri soldi in ballo. Infatti…

Per la “Digitalizzazione, innovazione e capacità di comunicazione del sistema produttivo” la cifra totale prevista è addirittura di 23,89 miliardi di euro

In pratica i denari serviranno anche a “spingere” la transizione digitale e l’innovazione del nostro sistema produttivo grazie alle tecnologie 4.0, alla ricerca e allo sviluppo…

…ma anche a far crescere complessivamente le filiere di produzione, con focus particolare su quelle innovative o centrate sul Made in Italy, per rendere più competitive le aziende italiane quando si aprono ai mercati internazionali.

Per essere precisi, la digitalizzazione è un obiettivo presente in tutte le sei Missioni del PNRR perché cruciale per lo sviluppo dell’Italia, in molti modi diversi.

Tra i mille esempi che potrei farti, penso a come migliorare il Servizio Clienti delle aziende per aumentare la produttività e la soddisfazione dei clienti, grazie al Centralino Virtuale basato su Cloud.

Quindi le imprese potranno effettuare investimenti in tecnologie avanzate, in ricerca, sviluppo e innovazione sfruttando questi incentivi per la transizione digitale.

Detto questo, scommetto le scarpe che ora la domanda che ti frulla in testa è:

“Come si accede agli incentivi per le imprese previsti dal PNRR?”

Scendo nel mio ramo specifico, la connettività aziendale. Il Governo ha previsto l’adozione dei cosiddetti “Voucher connettività” destinati alle imprese, i quali hanno importi che arrivano fino a €2.500.

Di fatto, in questa “Fase 2” del Piano Voucher – voluto dal Governo Renzi e rimaneggiato dai Governi successivi…

Le imprese possono ricevere un bonus a parziale copertura della fornitura di connessione internet, per un minimo di 18 mesi.

(La Fase 1 era dedicata alle famiglie private e si è conclusa a ottobre 2021.)

Diventa una specie di “sconto in bolletta”: tu ricevi un importo più basso in fattura, mentre l’operatore si vedrà rimborsato questo sconto direttamente dallo Stato.

A quanto ammonta l’importo dello sconto cui hai diritto? 

Dipende dal tipo di contratto che hai in azienda: varia in relazione alla velocità della connessione, da 30 Mbps fino ad 1 Gbps.

Per le PMI sono previste tre “categorie” di voucher: da 300 euro, da 1.000 euro e appunto da 2.500 euro per le linee più performanti, spalmato nei 18 mesi.

E come fai ad ottenerlo? 

Tutti i clienti di Telefonia Semplice Business possono averlo facilmente… basta contattarci in agenzia a questo Numero Verde e pensiamo a tutto noi:

Oppure, per richiedere il Voucher Connettività per le imprese, se ancora non sei nostro cliente scrivici compilando questo modulo per avere una consulenza gratuita.

Studieremo l’offerta migliore per il tuo caso specifico e per le esigenze di crescita aziendale che hai in mente.

A presto e “a tutta fibra”,

Angelo Appolloni

Telefonia Semplice Business

P.S.

Il Voucher Connettività per le imprese non è infinito. 

Come riporta il Sole24Ore in questo articolo, ci sono 516 milioni di euro in arrivo per le aziende come la tua. I fondi sono “a esaurimento”, significa che i primi a farne domanda ottengono il bonus, ma quando il cash è finito… gli altri stanno senza. 

Ti conviene non perdere tempo.

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